Processo e mobilitazione per Nadia Lioce

Processo e mobilitazione per Nadia Lioce

Venerdi 24 novembre si terrà udienza al tribunale de L’Aquila contro la militante delle BR-PCC NADIA LIOCE, perseguita per alcuni atti di protesta contro le ulteriori restrizioni applicate al già pesantissimo regime di de-tenzione del famigerato art. 41Bis. Tre libri in cella: questo il nuovo limite al diritto di leggere e studiare, che lo riduce quasi a zero. Va considerato infatti che nella restrizione operante da anni vi è già il divieto di riceve-re libri e pubblicazioni da familiari e compagni. Nadia può acquistare letture soltanto tramite la direzione car-ceraria, con tutte le censure e lentezze immaginabili; a questo si aggiunge la pressione quasi quotidiana del-le perquisizioni, con la sottrazione di ogni minimo oggetto “non consentito dal regolamento”. Anche questa è una misura del tutto priva di motivazione securitaria, ma una pesante intrusione nella vita quotidiana.
L’insieme di restrizioni e privazioni fa del regime detentivo in art.41bis una vera e propria tortura.
NADIA ha spesso protestato, pur nei limiti di una situazione d’isolamento e deprivazione e per questo ha col-lezionato rapporti disciplinari e misure punitive consistenti in periodi di isolamento rinforzato..! Grottesco nella ferocia.
La volontà di distruzione lenta verso i/le militanti rivoluzionari/e è manifesta ed esercitata nel modo piu’ vile, cioè nel silenzio e nella censura mediatica, da parte dello Stato delle stragi e dell’imperialismo.
Lo scopo di questa tortura è anche deterrente e terroristico (guai a tentare di nuovo la via rivoluzionaria) per-chè NADIA e le/gli altre/i prigioniere/i, con la loro coerenza e coraggio, rappresentano la storia e la prospetti-va di una possibile rivoluzione proletaria.
Gli organismi affiliati al Soccorso Rosso Internazionale, insieme ad altri solidali, hanno fatto appello alla mo-bilitazione per questa giornata. Già all’udienza precedente vi è stato un presidio davanti al tribunale de L’A-quila, attuato dalle compagne del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario, con striscione e volanti-ni. Cosi come davanti al tribunale di Torino – di cui la documentazione sulla pagina FB di Proletari Torinesi per il SRI – mentre manifesti sono stati affissi a Milano, a Torino, e altrove. La solidarietà verso queste/i compagne/i fa parte della ricostruzione di un tessuto di classe insieme ad altre iniziative contro la repressio-ne e per lo sviluppo delle resistenze innalzandone sostanza e qualità. Queste/i compagne/i non vogliono barattare libertà e condizioni detentive con compromessi e capitolazioni, come le varie proposte di dissocia-zione e “soluzioni politiche”; nè con forme di protesta legaliste, tipo petizioni e invocazioni alle istituzioni, bensi esse/i pongono in avanti l’interesse rivoluzionario di classe, l’esigenza di ricostruire forza e organizza-zione. E questo va sottolineato e ricordato a quegli ambiti di movimento che, pur rendendosi talvolta dispo-nibili alla solidarietà, tendono pero’ a distorcerla nelle forme suddette non rispettando proprio l’identità es-senziale delle prigioniere/i.
La solidarietà verso di loro significa percio’ sostenere le ragioni e le motivazioni essenziali della lotta rivolu-zionaria in una fase in cui la ferocia del sistema e la sua violenza repressiva porteranno sempre piu’ a porsi il problema di come rovesciare questa cappa di piombo e di come lottare per aprire di nuovo la prospettiva della trasformazione sociale. Significa anche assumere il contrasto alla repressione, a qualsiasi livello, per-ché le sue varie forme investono tutte le lotte. Una repressione articolata a vari livelli, ma con l’unico scopo di impedire la ribellione proletaria, di impedire il formarsi di un forte movimento di resistenza alla degrada-zione e oppressione sociale, ormai unico orizzonte delle politiche governative fino alle forme piu’ violente, come appunto il regime detentivo 41bis.
Il 41bis è tortura ! Va abolito, e basta ! Nessuna, nessuno deve subire un simile trattamento.
Il 24 novembre è stata fissata la nuova udienza. Rilanciamo una giornata di mo-bilitazione, di solidarietà con Nadia e gli altri rivoluzionari/e prigionieri/e.
Una giornata piu’ efficace, piu’ decisa.

 

41bis = Tortura ! Abolizione del 41bis!

Difendere le/i prigionere/i della guerra di classe!

Unita’ nelle lotte – Unita’ contro la repressione!

Proletari Torinesi per il Soccorso Rosso Internationale