(A proposito del rilascio di Georges Abdallah)
La liberazione di Georges Abdallah è stata decisa il 17 luglio, dopo oltre 40 anni di detenzione. E anche se non saremo completamente sollevati fino a quando Georges arriverà nel suo Libano natale, il fatto ci strappa qualche parola.
Nel lanciare la campagna per la liberazione di Georges Abdallah oltre 20 anni fa, le varie strutture del Soccorso Rosso Internazionale non hanno immaginato che la durata di una lotta per noi sarebbe stata fondamentale, benché avessimo iniziato solo con alcune modeste attività intese semplicemente a far conoscere Georges e la sua lotta.
La campagna di mobilitazione è sembrata seguire lo schema abituale. Sviluppatasi inizialmente negli ambiti rivoluzionari, ha finito per coinvolgere forze maggiori appartenenti alla sinistra riformista e democratica. Questo estendersi, tradottosi in centinaia di manifestazioni e migliaia d’iniziative, è dato da tre elementi:
– innanzitutto per il carattere chiaramente politico della detenzione di Georges. Non torneremo su tutti gli episodi in cui la magistratura francese ha calpestato ogni valore, regola, principio che si rivendica – a cominciare dalla separazione dei poteri, per prolungare quindi questa detenzione nell’ambito della complicità dello Stato francese con le aggressioni sioniste e imperialiste,
– successivamente, proprio da queste aggressioni sioniste e imperialiste, questi massacri incessanti di cui il genocidio in corso a Gaza è l’ultimo esempio. Questa serie di tragedie è giunta a ricordare senza tregua, nel corso degli anni, quanto fosse legittima l’azione della Resistenza palestinese a cui appartiene Georges.
– infine, dalla resistenza stessa di Georges, dal modo con cui ha respinto ogni ricatto inteso a farlo pentire, da come ha superato ogni prova di un’interminabile detenzione, per il modo con cui ha fatto rivivere le proposte storiche della sinistra rivoluzionaria araba: quella di una Palestina libera, laica, democratica dal mare al Giordano. Inoltre lui ha sempre difeso la liberazione della Palestina come parte integrante della lotta per la prospettiva comunista e internazionalista.
Questo coraggio e questa determinazione non hanno solo rappresentato una spinta per il movimento che rivendica la sua liberazione. Georges ha offerto a molte generazioni di militanti un grande esempio di resistenza, una resistenza viva, presente ogni giorno, che non gli ha solo consentito di mantenere ferme le sue posizioni, ma ha saputo anche collegarle alle lotte sorte dopo il suo arresto.
Così, in tutti questi anni, Georges ha alimentato e ispirato le nostre lotte. Allora, per tutto ciò, con grande affetto, grazie Georges Abdallah, grazie e buon ritorno a casa tua.
Soccorso Rosso Internazionale
Segreteria Internazionale
17 luglio 2025