Care compagne e cari compagni,
lo scorso 19 novembre noi, delegati delle diverse sezioni del Soccorso Rosso Internazionale, abbiamo concluso la nostra Conferenza di lavoro internazionale a Zurigo.
Questa conferenza si è tenuta mentre il colonialismo sionista e il fascismo turco, sostenuti incondizionatamente dalla NATO, dall’Unione Europea, e dagli Stati Uniti, perpetrano i loro crimini in Palestina e Kurdistan. Cogliamo l’occasione per esprimere la nostra ammirazione per la resistenza dei popoli curdo e palestinese e per inviare i nostri più calorosi saluti ai prigionieri, alle prigioniere di questi popoli.
Il martirio e la resistenza del popolo palestinese a Gaza rendono ancora più attuale l’impegno del compagno Georges Abdallah e la responsabilità del movimento rivoluzionario di strappare la sua liberazione all’imperialismo francese, eterno complice dei crimini sionisti.
Salutiamo la memoria dei militanti del DHKP-C caduti combattendo il 31 ottobre sulle rive del fiume Evros (alla frontiera greco-turca), con un pensiero particolare per Erdogan Çakir, le cui grandi qualità alcuni di noi avevano imparato ad apprezzare mentre era in esilio in Francia.
Salutiamo anche la memoria di Osman Nuri Ocaklı, un responsabile dell’MLKP ucciso da un attacco di droni turchi, nel quadro di questa guerra speciale che sta cercando di soffocare la rivoluzione in Rojava.
La complicità degli imperialismi occidentali con i crimini del sionismo e del fascismo non si esprime solo attraverso la propaganda indecente e la massiccia fornitura di armi, ma si esprime anche attraverso la persecuzione delle organizzazioni e dei/lle militantiti dei popoli in lotta, come la procedura di espulsione dalla Germania di Zaïd Abdulnasser, un attivista palestinese di Samidoun o i procedimenti giudiziari contro Eda Deniz Haydaroȧlu che sta facendo uno sciopero della fame ad Amburgo per protestare contro questa repressione.
La mobilitazione di massa per la Palestina, attraverso manifestazioni, blocchi e boicottaggi di spedizioni di armi, fino ad alcuni coraggiosi scioperi, trova un suo riferimento storico nella presenza e nella resistenza dei prigionieri rivoluzionari in Europa, espressione della continuità della lotta contro l’imperialismo e per la rivoluzione sociale internazionale.
Così la ventina di militanti delle Brigate Rosse, in carcere da piu’ di 40 anni e alcuni dei quali tuttora in regime di isolamento 41bis, nonché il militante anarchico Alfredo Cospito protagonista della dura lotta contro il 41bis nei mesi scorsi, e tutti gli altri prigionieri anarchici in Italia, Grecia e Spagna dove sono incarcerati da lunghi anni anche i comunisti e gli antifascisti di ETA, del GRAPO del PCER, tra cui il compagno Arenas, e troppi altri.
A tutte, tutti loro esprimiamo la nostra solidarietà rivoluzionaria e il nostro augurio di una prossima liberazione.
Conferenza del Soccorso Rosso Internazionale
Zurigo, 19 novembre 2023